domenica 18 gennaio 2015

Compleanno al Ristorante La Rocchetta

















Per festeggiare il mio trentunesimo compleanno il mio dolce maritino mi ha portata a cena in un romantico ristorante piacentino, La Rocchetta. Il locale è situato nel cuore del meraviglioso Borgo di Rivalta, un gioiello databile all'XI secolo, e occupa lo spazio che anticamente era adibito a una delle numerose stalle del Castello. Tra pietre a vista, a lume di candela, abbiamo gustato un menù in grado di combinare sapientemente la cucina tradizionale piacentina - immancabili i salumi misti con gnocco fritto - con raffinate proposte a base di carne e di pesce - buonissimi i ravioletti di culatello e ricotta con burro fuso al profumo di timo e carciofi croccanti e le caramelle di zucca con guazzetto di zucchine, cozze e ricotta salata affumicata -. Non è stato semplice scegliere cosa ordinare, tutto pareva da acquolina in bocca, e, giunti al dessert, la carta dei dolci non ci ha semplificato la vita: per me una millefoglie con chantilly di zabaione e fragole fresche, per Massi un crumble di pere e cannella. Ovviamente il tutto è stato accompagnato da selezionati vini piacentini. Nessuna sorpresa con il conto a fine serata: il rapporto qualità-quantità-prezzo del ristorante è, a nostro parere, ottimo. Ci torneremo presto per assaggiare ciò a cui, seppur a malincuore, abbiamo dovuto rinunciare per questa volta...

Se, leggendo il post, l'acquolina in bocca è venuta anche a voi ecco il sito del Ristorante La Rocchettawww.larocchetta.pc.it. Poi fatemi sapere com'è andata!

domenica 28 dicembre 2014

Camembert con noci e mandorle tostate al rosmarino




Il giorno di Santa Lucia la mia sorellina mi ha regalato uno splendido libro, Quello che piace a Irene: ricette, consigli e regali di Irene Berni, edito da Guido Tommasi Editore. Adoro questo volume per i contenuti, le foto, la grafica e ho già provato molte delle ricette proposte, ma una in particolare è la protagonista delle nostre vacanze natalizie. L'ho rubata e la propongo a voi qui. Provatela, è semplice, non potrete rimanere delusi!


Ingredienti (per ogni forma di camembert da 250 g):

- 1 camembert
- una dozzina di mandorle
- una dozzina di gherigli di noci
- 1 rametto di rosmarino
- 1 cucchiaio di burro
- 1 cucchiaio di olio

Preparazione:

Accendere il forno a 180°C.
In una padella tostare la frutta secca con il burro, l'olio e il rosmarino. 
Adagiare il camembert su una placca foderata con un foglio di carta da forno e infornarlo per 10 minuti circa, fino a farlo fondere.
Estrarlo dal forno e ricoprirlo con la frutta secca tostata.
Decorare con un filo di miele e servirlo subito.

lunedì 8 dicembre 2014

Gli Strauben



Durante il ponte dell'Immacolata io e mio marito ci siamo concessi un weekend di relax ai famosi Mercatini di Natale di Merano e Bressanone. Da buongustai quali siamo, in soli due giorni abbiamo assaggiato molte specialità altoatesine - dai più conosciuti knödel, strudel e bretzel, ai Kaminwurzen, passando per il natalizio Weinnachtsstollen -, ma una in particolar modo ci è rimasta nel cuore: i buonissimi Strauben. Li abbiamo gustati nella cornice della caratteristica Piazza del Duomo di Bressanone, preparati al momento da abili signore del posto secondo la ricetta tradizionale. Gli Strauben sono frittelle a base di latte, farina, uova e grappa, a forma di spirale o ciambella. Vengono serviti caldi su di un piatto, cosparsi di zucchero a velo e accompagnati da una marmellata di mirtilli rossi - non provate a chiedere se potete scegliere il cioccolato al posto della marmellata perché vi verrà cortesemente, ma severamente, risposto di no dato che il cioccolato non è previsto dalla ricetta tradizionale tramandata da generazioni -. Assaggiato il primo piatto vorrete ordinarne subito un altro, ma la voce interiore della vostra coscienza ve lo impedirà - per lo meno la mia lo ha fatto, chissà se lo farà anche la vostra? -. Provare per credere e, se vi capiterà di passare per quelle zone, dovrete provare assolutamente!

venerdì 3 gennaio 2014

Sformatini allo zafferano




Ingredienti (per 6 persone):

- 80 g di farina 00
- 80 g di grana padano
- 2 cucchiai di ricotta fresca
- 1/2 litro di latte
- 4 uova
- 2 bustine di zafferano
- 1 cucchiaino e 1/2 di maizena
- noce moscata
- sale
- pepe
- burro per gli stampini

Preparazione:

Mettere nel bicchiere del frullatore i tuorli, la farina, il grana padano, la ricotta, lo zafferano, la maizena, un po' di noce moscata, il latte, sale e pepe.
Frullare energicamente e poi versare il contenuto in una casseruola, meglio se antiaderente.
Accendere il fuoco, a fiamma media, e portare a bollore mescolando regolarmente.
Montare a neve gli albumi e incorporarli delicatamente al composto.
Versare il tutto in 6 cocottine o stampini e cuocere nel forno già caldo a 200° C, a bagnomaria, fino a cottura (ci vorranno ca. 30 minuti).

Ho tratto la ricetta da un libro estremamente carino di Barbara Torresan, Zafferano, Milano, Guido Tommasi Editore, 2012, pp. 20-21. L'autrice indica la ricetta come adatta per 4 persone, ma io, in realtà, sono arrivata a riempire tranquillamente fino a 6 stampini. Ho servito gli sformatini accompagnati da polenta e funghi trifolati: una delizia!

domenica 10 novembre 2013

Far breton aux pruneaux



Dolce ricordo della mia vacanza bretone...

Ingredienti (per 6 persone):

- 250 g di farina 00
- 1 l di latte
- 175 g di burro salato, più quello per lo stampo
- 175 g di zucchero semolato
- 6 uova
- 1 bicchierino di sidro (in alternativa rum o tè Earl Grey)
- 20 prugne secche denocciolate

Preparazione:

La sera precedente mettere le prugne in ammollo nel sidro (nel caso non riuscite a trovarlo, potete utilizzare il rum oppure, per chi non ama l'alcol, il tè Earl Grey).
Scaldare il latte in un tegame su fiamma molto bassa e sciogliervi il burro e lo zucchero, mescolando (il burro salato è difficile da trovare in Italia;  in alternativa potete usare il burro tradizionale aggiungendo 2 pizzichi di sale). Togliere dal fuoco e far raffreddare.
In un'ampia ciotola sgusciare le uova. Sbatterle con una frusta a mano incorporando, poco alla volta e mescolando bene, la farina precedentemente setacciata. Quando il tutto risulterà liscio e senza grumi, incorporarvi il composto di latte con un cucchiaio di legno.
Scolare le prugne e aggiungerle per ultime all'impasto, mescolando nuovamente per amalgamare bene gli ingredienti.
Imburrare sul fondo e sulle pareti una tortiera rotonda, a bordi alti, di circa 28 cm di diametro. Versarvi il composto e infornare.
A questo punto la ricetta originale (tratta dal numero di Settembre 2013 della rivista "Sale&Pepe") dice di cuocere nel forno caldo a 200° per 45 minuti; io, con il mio forno, ho dovuto cuocere il tutto per 2 ore. La cottura può essere verificata inserendo la punta di un coltello al centro del dolce: dovrà affondare morbidamente, ma uscire pulita.
Lasciar raffreddare leggermente e servire direttamente dalla tortiera.

domenica 8 settembre 2013

Tomino ghiotto



Più che una ricetta uno spunto rubato al numero di Settembre 2013 della rivista "Sale&Pepe" e personalizzato. Tomino caldo, uovo di quaglia all'occhio di bue, funghi trifolati e speck: buon appetito!

giovedì 25 luglio 2013

Il viaggio enogastronomico di Mario Soldati lungo la valle del Po

 
Viaggiare è conoscere, e il modo più facile, più diretto, di arrivare a conoscere un paese è praticare la cucina della gente che lo abita. Nei cibi e nella maniera di cucinarli c'è tutto.
Questo in sintesi il principio che spinse lo scrittore e regista cinematografico Mario Soldati (Torino 1906 - Tellaro 1999) a ideare e realizzare, tra il 1955 e il 1956,  l'originale trasmissione RAI Viaggio lungo la valle del Po alla ricerca dei cibi genuini, programma televisivo strutturato in 12 puntate, in onda dal 3 dicembre 1957. L'innovativo progetto fu in grado di trattare temi che ancora, e soprattutto, oggi appaiono straordinariamente attuali:
Mentre la telecamera riprende un'Italia minore, Soldati, intervistatore fuori dagli schemi, parla con contadini, pescatori, imprenditori del mondo alimentare. L'immediatezza dei dialoghi si alterna alla bellezza delle immagini, commentate dalla magnifica musica di Nino Rota. Quella che appare sullo schermo è un'Italia mai vista in TV, molto lontana dalla retorica e dalla magniloquenza delle città d'arte. Dietro l'apparente divertissement Soldati anticipa tematiche di grande attualità: si parla di agricoltura, di storia, di antropologia, e ricorda agli italiani, alle soglie del boom economico che non sempre lo sviluppo coincide col progresso, indicando nell'opera straordinaria di artigiani e piccoli produttori, una strada alternativa a quella che anni dopo verrà imposta dal mercato (citazione tratta dalla mostra itinerante Mario Soldati. La scrittura e lo sguardo, a cura di Anna Cardini Soldati e Giuliana Zagra).
Se queste poche righe hanno stimolato il vostro appettito culturale, guardate gli altri video relativi al programma (da non perdere la tappa di Pavia in cui Soldati disquisisce con Gianni Brera sulla prelibatezza delle rane) e approfondite la poliedrica figura di Mario Soldati attraverso questi link:
www.comitatomariosoldati.it
www.rai.tv
www.youtube.com